La scala di classificazione delle difficoltà escursionistiche esprime una valutazione di insieme dei percorsi e dei sentieri fornendo informazioni (minime) sulle caratteristiche del territorio e sulle possibili difficoltà che si possono incontrare.
T – Turistico
E – Escursionistico
EE – Escursionisti Esperti
EEA – Escursionisti esperti ed Attrezzati
Difficoltà: PERCORSO TURISTICO (T)
Sono solitamente itinerari che si snodano su strade sterrate, mulattiere o sentieri evidenti e segnati che solitamente si svolgono a quote non eccessivamente alte e comunque in aree facilmente accessibili. Richiedono solo una modesta preparazione alla camminata e ordinario equipaggiamento da gita. Dislivelli inferiori ai 500 metri.
Difficoltà: PERCORSO ESCURSIONISTICO (E)
Si tratta di percorsi che si svolgono su strade, mulattiere o segni evidenti provocati dal bestiame, solitamente segnalati non eccessivamente esposti o problematici, possibili ma non pericolosi passaggi su roccia ma sempre e comunque non esposti. Richiedono esperienza, equipaggiamento di montagna di base: zaino, scarponi o bastoncini da trekking. Necessaria una certa sensibilità di orientamento. Dislivelli compresi fra i 500 e i 1000 metri.
Difficoltà: PERCORSO PER ESCURSIONISTI ESPERTI (EE)
Sono itinerari che si inerpicano in aree montuose o boschive che richiedono adeguata capacità di orientamento, capacità a riconoscere le tracce di sentiero non sempre presenti. Il percorso si può svolgere su facili passaggi di arrampicata su roccia, alcuni con possibili problemi d’esposizione, passaggi su ghiaccio ancorché pianeggiante e più in generale con attraversamenti di zone impervie.
Dislivelli superiori ai 1000 metri.
Difficoltà: PERCORSO PER ESCURSIONISTI ESPERTI ED ATTREZZATI (EEA)
Sono tutti quei percorsi che si svolgono in zone impervie o passaggi esposti che richiedono l’uso di attrezzature per l’assicurazione personale (ramponi, piccozza, assicurazione da ferrata) ed assicurazione reciproca (imbracatura e corda). Sicuramente richiedono un notevole impegno fisico e un buon equilibrio psicologico (il così detto sangue freddo). Dislivelli superiori ai 1000 metri.
A ciascun livello di difficotà è possibile attribuire un segno positivo (+) o negativo (-) per dare una valutazione più precisa del percorso.
Bibliografia:
- Il grande libro della Montagna – The Mountaneers – Mondadori
- Il manuale dell’Alpinista – Giancarlo Corbellini – Piemme Pocket
- www.montagnapertutti.it
- www.trekkinglab.com

Giorgio Carrozzini
Consulente Web, Webmaster, esperto in siti web per odontoiatri. Per passione gestore di numerosi siti di montagna. Giorgio ama andare in montagna esplorando el numerose possibilità fuori e dentro di se... questo è il suo Blog!
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