Consulente Web, Webmaster, nella costruzione di siti web di ogni dimensione ed importanza. Per passione gestore di numerosi siti di montagna. Giorgio ama andare in montagna esplorando el numerose possibilità fuori e dentro di se... questo è il suo Blog!
In una nazione come l'Italia, dove il turismo rappresenta una delle risorse più importanti è quasi un obbligo parlare del turismo eco-compatibile.
Chi è stato in montagna almeno una volta lo sa bene. Ogni passeggiata diventa l'occasione per riflettere sull'imprevedibilità della vita, che può stupirti quando meno te lo aspetti.
Ad ogni passo la natura sembra suggerire di guardarsi attorno e di gioire di ciò che si vede. Invita a liberare la mente dalle preoccupazioni e lo stress giornaliero, godendo di ogni attimo e della bellezza che ci circonda.
Col termine malga si indicano sia il territorio su cui vengono portati a pascolare gli animali durante l'estate sia le abitazioni presenti su questi terreni.
Più precisamente si definisce malga l'insieme di quattro elementi: Il pascolo, la stalla, l'abbeveratoio e la casera.
Quest'ultima è di solito costruita in pietra e sembra una normale casa. Si tratta di una struttura tipica delle zone di alta montagna e viene utilizzata durante l'alpeggio che inizia con la monticazione del bestiame e finisce nel periodo iniziale di settembre, con la fine della stagione estiva (fase di demonticazione).
Al piano terra delle casere tradizionali si possono trovare due locali, uno dove far fermentare il formaggio ed uno adibito ad alloggio per il malgaro.
Il piano superiore di queste ultime è riservato invece alla zona notte; generalmente si può trovare una stanza dove gli allevatori e le loro famiglie possono riposare lontano dalle ore di lavoro.
Le malghe sono destinate principalmente a pascoli di bovini, ma si possono trovare anche caprini, suini e cavalli.
Per chi decidesse di villeggiare in montagna le malghe rappresentano una meta consigliatissima, soprattutto se si è incuriositi dai piatti tipici della tradizione culinaria montanara e si ha voglia di passare del tempo immersi nel verde a contatto con gli animali.
Le malghe si possono raggiungere a cavallo, su mulattiere o a piedi.
Nella foto allegat la Malga Ces (San Martino di Castrozza) riconvertita in ristorante/bar in quota che funziona da punto di appoggio e ricovero per gli sciatorì e gli escursionisti.
La montagna è un luogo difficile, spesso desolato e solitario. Ci mette di fronte a difficoltà fisiche e psicologiche notevoli. Eppure la montagna è in grado di regalarci dei momenti di vera gioia, sensazioni di pienezza che la vita quotidiana nella sua ordinaria monotonia non può darci.
Che tu sia un escursionista esperto o un neofita non importa. Chi decide di andare in montagna deve necessariamente preoccuparsi di scegliere l'attrezzatura da portare, con la massima cura possibile e con tanto buon senso.
Da un lato si deve stare attenti a procurarsi tutto il necessario per affrontare eventuali imprevisti, dall'altro non bisogna esagerare ed appesantirsi troppo. Si correrebbe il rischio di soffrire inutilmente durante le escursioni.
In montagna non ci si muove con la stessa facilità che in città, il terreno è spesso irregolare e non si cammina sempre in pianura. Le intemperie e i cambiamenti climatici sono dietro l'angolo.
Occorre quindi munirsi di una serie di oggetti per vivere a pieno ogni esperienza montanara nella sua bellezza.
Ecco un breve elenco di cose da portare assolutamente:
Uno degli oggetti più importanti dell'equipaggiamento di chi pratica sport di montagna è sicuramente la corda. È essenziale saper scegliere il tipo più adatto ai propri scopi, per potersi destreggiare durante ogni scalata in tutta sicurezza.
In commercio esistono corde moderne da alpinismo e da arrampicata assai diverse dai modelli in canapa ormai obsoleti, per materiali e caratteristiche strutturali.
L'elemento principale di ogni corda è il monofilamento sintetico. Più monofilamenti intrecciati formano gli stoppini, che formano i trefoli una volta attorcigliati. Più trefoli intrecciati tra loro danno forma a loro volta alla struttura centrale della corda, detta anima. La guaina della corda invece si ricava dall'intreccio di più stoppini.
È possibile trovare in vendita corde dinamiche e corde statiche.
Le prime si distinguono in:
Le corde statiche sono diverse, perché reagiscono poco alle sollecitazioni esterne. Sono poco indicate per l'arrampicata in quanto non attutiscono adeguatamente le cadute più brusche. Sono molto utilizzate nella speleologia durante l'esplorazione di pozzi.
Se invece sono adatte ad arrampicate e alpinismo, le corde si identificano grazie ad una fascetta e ad un cartellino dove vengono indicati il nome del produttore e le caratteristiche principali dell'oggetto.
Per riconoscere che tipo di corda si sta acquistando, basta fare attenzione ad alcuni simboli:
In vendita ci sono corde che, per le loro caratteristiche, possono rientrare in più di una tipologia.
Con il nome "arrampicata" si indica quella disciplina in cui si cerca di superare un ostacolo naturale o artificiale, che si tratti di una parete rocciosa o di una struttura urbana.
Può essere complementare all'alpinismo ma differisce da quest'ultimo per il suo scopo. Non si tratta solo di raggiungere la vetta di una montagna, ma di superare le difficoltà della scalata col miglior gesto atletico possibile.
Si distinguono le arrampicate tradizionali da quelle di carattere sportivo, in base alle attrezzature che si utilizzano ed in base al fine ultimo che lo scalatore vuol raggiungere. Nella prima situazione si vuole arrivare al superamento di se stesso, nella seconda si compete contro altri atleti e si vuol offrire la miglior performance possibile.
Diversamente da quanto avviene nelle arrampicate tradizionali, che comunque restano le più diffuse, in quelle sportive si utilizzano ancoraggi fissi per migliorare lo stato di sicurezza dell'atleta.
Una seconda classificazione di arrampicate può esser fatta tenendo conto dei vari ambienti in cui essa può avvenire. Possono esserci arrampicate su ghiaccio, roccia o su territorio misto.
Esistono poi altre tipologie di arrampicata:
In conclusione si tratta di una disciplina che richiede un'ottima preparazione atletica, visto che in alcuni casi si tratta di sport estremo.
La mountain bike è un tipo particolare di bicicletta concepita per pedalare su sentieri non asfaltati ed ideale per affrontare salite e discese molto ripide.
È caratterizzata da un telaio compatto e resistente che può essere in alluminio, titanio, carbonio o ferro. Ha delle sospensioni quasi sempre ammortizzanti e dei pneumatici larghi e tacchettati.
Anche se la struttura di base è tendenzialmente sempre la stessa, esistono più tipi mountain bike classificati in base ai materiali coni cui sono costruite e in base all'utilizzo che se ne vuol fare.
Oggi il mountain biking è anche una specialità olimpica compresa nel ciclismo. Nonostante lo si possa praticare anche solo a livello dilettantistico/ricreativo, esistono organizzazioni nazionali ed internazionali che regolano questa disciplina quando diventa di carattere agonistico.
Queste sono le principali tipologie di mountain bike:
Un classico e, dopo più di un secolo e mezzo dalla sua prima edizione, uno fra i libri più belli e fondamentali sulla montagna, che narra in modo avvincente e coinvolgente la lunga vicenda dell'assedio al Cervino, una vetta ritenuta fino al 14 luglio 1865, inespugnabile.
Whimper descrive, senza tralasciare alcun dettaglio, i ripetuti tentativi e le disfatte, il controverso rapporto con la guida valdostana Jean Antoine Carrel, che diventerà in seguito compagno di 9 avventure amico fidato la tensione le difficoltà che precedono la vittoria inattesa.