Un classico e, dopo più di un secolo e mezzo dalla sua prima edizione, uno fra i libri più belli e fondamentali sulla montagna, che narra in modo avvincente e coinvolgente la lunga vicenda dell'assedio al Cervino, una vetta ritenuta fino al 14 luglio 1865, inespugnabile.
Whimper descrive, senza tralasciare alcun dettaglio, i ripetuti tentativi e le disfatte, il controverso rapporto con la guida valdostana Jean Antoine Carrel, che diventerà in seguito compagno di 9 avventure amico fidato la tensione le difficoltà che precedono la vittoria inattesa.
Passione per la montagna, avventura, politica, sofferenza, morte sono i temi dell'intenso racconto delle imprese di un gruppo di straordinari alpinisti polacchi affermatisi fra i migliori scalatori himalayani al mondo.
Nati cresciuti in un paese devastato dalla guerra poi divenuto satellite del regime comunista dell'Unione Sovietica, sono riusciti a far sì che la loro passione per la montagna e l'alpinismo diventasse la via lungo la quale conquistare anche la propria libertà.
La mia sfida al destino è un appassionante racconto autobiografico in cui è in Heinrich Harrer a ripercorre i momenti più importanti decisivi della sua vita, lunga e avvincente, e ricca di rischi così come affascinanti scoperte: dagli anni giovanili trascorsi in Austria alla storica scalata della parete nord dell'Eiger, dalla spedizione sul Nanga Parbat all'arresto, alla prigionia e alla fuga in Tibet.
Sulle montagne di libri avevamo già incontrato Andrea Nicolussi Golo, la sua penna meravigliosa e dolce. Il nuovo libro di Andrea, lasciate che lo chiami per nome, lo sento come un amico, è un libro molto diverso dal precedente.
Non si palra di “tzimbar” ma di gente di montagna. Un racconto che parte dalla montagna, lungo un viaggio lontano nel tempo e nello spazio per poi fare ritorno alla montagna.
Gli Alpini italiani sono attestati sulla Cima di Trafoi (Trafojer Eiswand - 3.559 m) e sulla cresta di Baeckmann che la congiunge alla vetta della Thurwieser (3.648 m), ambiente maestoso e severo, ambìto alpinisticamente pure oggi.
Da questo osservatorio privilegiato controllano alle spalle tutti i movimenti delle truppe dell’impero Austro-ungarico.
Sembra di leggere quei libri dove i cattivi continuano a vincere. Ed un sentimento di ribellione ti continua a venire al cuore eppure non si vince. Sembra quasi di impazzire. E non sai più dove stia il giusto. Il confine diventa assai labile.