Temperatura dell'aria
In condizioni di equilibrio termodinamico, di clima stabile, la temperatura dell'aria diminuisce di circa 0,6°C ogni 100 m di aumento della quota. Tuttavia dal punto di vista prettamente teorico questo calcolo è poco applicabile in quanto l’atmosfera non si trova in condizione di equilibrio statico. Dal punto di vista dell’escursionista, invece questo dato è sufficientemente indicativo e diventa abbastanza significativo quando viene integrato con osservazioni relative all'ambiente in cui ci si trova.
L’aria, contrariamente a quanto si possa immaginare, non viene riscaldata direttamente dal sole.
La maggior parte dei raggi solari attraversano l’aria andando a finire direttamente sulla terra, illuminando terreni, rocce e boschi. A seconda della capacità di riverbero (albedo) dei terreni illuminati la terra trattiene una quantità di luce convertendola in calore e restituendone una quota all’atmosfera sottoforma di raggi infrarossi. Sono questi che riscaldano l’aria.
Nelle zone innevate, con ghiaccio, neve bianchissima o rocce particolarmente chiare il riverbero è altissimo ovvero il terreno non assorbe calore ma lo riflette complatamente sottoforma di luce. Anche per questo l’aria d’alta montagna risulta più fredda rispetto all’aria presente in valle. Infatti le superfici chiare non sono in grado di trattenere il calore, convertendole in raggi infrarossi, di conseguenza l'aria sovrastante non può riscaldarsi.
Umidità dell'aria
L'aria è in grado di tenere in sospensione una certa quantità di acqua sotto forma di vapore. Questa quantità d’acqua presente è in funzione della temperatura. A parità di umidità assoluta, all'aumentare della temperatura aumenta la capacità dell'aria di tenere in sospensione il vapore d'acqua, con conseguente diminuzione dell'umidità relativa dell'aria. Al contrario, se la temperatura dell'aria diminuisce, diminuisce anche il suo contenuto in vapore acqueo. Quanto tale diminuzione raggiunge il limite di saturazione tipico per quella temperatura, l'acqua in eccesso è espulsa dall'aria sotto forma di nebbia, pioggia, neve, grandine o rugiada (al suolo). Una massa d'aria umida che s'innalza va incontro ad una diminuzione della temperatura e, quindi, non è più in grado di contenere la medesima quantità di umidità. In quota, l'acqua in eccesso tende a condensare, venendo espulsa dalla sospensione, dando origine alle nubi.
Conclusioni
Per quanto riguarda l’osservazione climatica, se localmente si manifestano anomalie di temperatura, ovvero variazioni non direttamente correlate all'azione diurna del Sole, è possibile supporre di essere in presenza di un cambiamento del tempo.
Un esempio concreto: è mezzogiorno, il sole è alto ma nonostante tutto la temperatura comincia a scendere, nell’aria ci sono sparsi segni di condensa, piccole formazioni nuvolose sparse: siamo in presenza di un peggioramento del tempo.
Bibliografia:
- Polvere di mare, freeride a Roccaraso - Rotili, Verdecchia