Racchette da neve o ciaspole (Parte II)

Scritto da Mercoledì, 13 Giugno 2012 13:29

Quando utilizzare le racchette da neve

Le racchette da neve ci consentono di camminare su percorsi innevati là dove probabilmente non potremmo procedere in altro modo.

Esistono situazioni in cui camminando senza ciaspole, benché sia presente una crosta superficiale congelata, in alcuni punti, può rimanere il rischio di sprofondare tanto da rendere la progressione lenta e faticosa, visto il continuo sforzo per tirarsi fuori dalle buche e dagli avvallamenti. In altre circostanze l'eccesso di neve farinosa può addirittura compromettere l'escursione e neppure le ciaspole risultano essere sufficienti a superare l'inconveniente (ma la montagna è anche questo).

Lo strato nevoso è soggetto a continue modifiche dovute al vento, alla temperatura, alla pioggia al gelo e al disgelo. Possiamo fare delle previsioni sulla consistenza della neve, ma è molto difficile sapere con precisione che condizioni ci saranno e le relative difficoltà nel camminare.
Le ciaspole hanno il vantaggio di poter essere agganciate facilmente allo zaino durante le nostre uscite invernali di trekking, sci o altro ed essere utilizzate ogni qual volta il terreno lo richiede.
Per camminare con le racchette non occorre avere particolari capacità atletiche né conoscenze tecniche; siamo in ogni caso in ambiente montano e bisogna prestare attenzione alle previsioni meteo, alle condizioni della neve e alla scelta degli itinerari.

Attenzione: sembrerà un'avvertenza superflua, ma certamente le ciaspole non risolveranno e non eviteranno i pericoli della montagna come crepacci e valanghe.

Come si indossano le ciaspole?

Le ciaspole vanno indossate nel modo corretto per non rischiare di perderle proprio nel momento meno opportuno. Come abbiamo visto, nelle racchette esistono diversi tipi d’attacchi, per tutti i modelli si devono però distinguere la sinistra dalla destra in modo da ritrovare la fibbia di chiusura sempre all’esterno.

Nei modelli con cinghie s’infila il piede in modo tale da bloccare la punta nell'alloggiamento anteriore; si stringono le fettucce anteriori quindi si chiudono quelle posteriori che solitamente ancorano saldamente il piede all'interno della struttura. Le cinghie devono rimanere “penzolanti” all'esterno del piede e non all'interno per non rischiare di incespicare o peggio di inciampare e cadere.

Nei modelli moderni gli attacchi più comuni sono costituiti da una nicchia di plastica dove posizionare la punta del piede e una seconda nicchia più piccola per il tacco. Le cinghie, in questo caso, sono di plastica e scorrono su una chiusura a cremagliera; l’allacciatura è semplice e veloce pur mantenendo lo scarpone ben saldo alla racchetta. Alcune racchette montano attacchi automatici, composti di due ferretti (uno anteriore ed uno posteriore), che s’incastrano in apposite scanalature degli scarponi.

Esistono attacchi speciali adatti ai bambini e anche per chi con le ciaspole partecipa a gare di corsa su neve.

Camminare con le racchette da neve...

Dopo aver indossato le racchette da neve, scelto il nostro itinerario, controllato le previsioni metereologiche, possiamo iniziare il nostro cammino.

Su percorsi pianeggianti o con lievi pendii i movimenti per procedere sono gli stessi di una normale camminata salvo alcuni piccoli accorgimenti.

Immaginiamo di procedere con le nostre racchette da neve ai piedi e le bacchette da sci; l’ingombro a terra delle racchette ci costringe a tenere le gambe leggermente divaricate per evitare che urtino fra loro. Per ottenere una camminata fluida e poco affaticante, dobbiamo cercare di non sollevare troppo le gambe, quasi a far scivolare le ciaspole (se abbiamo lo snodo lasciamolo libero); gambe e braccia devono muoversi in modo incrociato (gamba destra, braccio sinistro). In questo modo teniamo costantemente un appoggio sia a destra che sinistra mantenendo il nostro baricentro al centro del nostro corpo; ci garantiamo così il massimo equilibrio.

Nei pendii più ripidi la salita va affrontata a piccoli passi e faccia a monte. Ad ogni passo dobbiamo fare attenzione al nostro equilibrio puntando bene il ramponcino anteriore e la bacchetta prima di muovere l’altra gamba. Se le nostre racchette ne sono provviste, utilizziamo l’alzatacco per evitare un eccessivo affaticamento dei muscoli.

In discesa si procede facendo affondare bene prima la coda e poi la punta con il ramponcino; su percorsi più ripidi bisogna abbassarsi sulla gamba che abbiamo avanti spostando così il baricentro in basso adottando la tecnica del telemark.

Le ciaspole non sono particolarmente adatte a traversi ed itinerari molto ripidi. Soprattutto non vogliamo far credere che con le racchette si può andare ovunque. Occorre avere sempre buon senso, esperienza e una buona conoscenza della montagna nel suo complesso.

Accessori per le ciaspolate

Per la progressione con le racchette da neve è importante utilizzare i bastoncini da sci. Essi ci danno un miglior equilibrio sui tratti scivolosi o molto innevati e ci permettono soprattutto di scaricare il peso evitando di affaticare le ginocchia.

Alla base dei bastoncini è montata una rondella che evita alle bacchette di affondare nella neve.

Oggi si preferiscono le bacchette telescopiche perché più pratiche da portare negli zaini e regolabili rispetto alla pendenza che stiamo affrontando (es.: quello a monte più corto di quello a valle).

Fra gli accessori possibili, l’alzatacco è senza dubbio uno dei più utili. Nelle salite esso ci permette di sollevare il tallone, così facendo il piede rimane più in piano offrendoci il vantaggio di una camminata fluida e minor affaticamento muscolare; di solito vanno inseriti manualmente spostando una levetta, ma esistono sul mercato modelli dove l’inserimento dell’alzatacco è possibile anche con il bastoncino, evitando così di chinarsi.

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Giorgio Carrozzini

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